lunedì 25 novembre 2013

Spazio Rotto




Sono stato via per un po'
per colpa di una  barra spaziatrice rotta
era saltata via
lasciando un vuoto nella tastiera
per non parlare poi
degli spazi svaniti
tra le parole.
Pensavo fosse un danno grave
o una scusa buona se vuoi
per non scrivere e pensare
solo senza spazi
senza fiato senza pause.
Una sera di queste poi
l'ho rimessa al posto suo
è stato facile per uno come me
che sono diventato un tipo pratico
e pensare che fino a poco tempo fa
ero un buono a niente
capace solo di sognare.
Adesso aggiusto tutto
mi do da fare come un matto
ma l'unico spazio
che non riesco a sistemare
è quello
rotto
fra te e me.
Era una crepa all'inizio
invisibile
a cui ci siamo appesi
(ingenui)
pensando fosse un filo
in cerca di una via
in fuga dal dolore
in fuga dall'amore.
Uno spazio poi
sempre più vuoto
sempre più freddo
come tra le stelle
e la luna.
Lo spazio rotto
e denso
delle mie parole mai dette
dei miei silenzi rumorosi
delle tue parole
sempre quelle.
E' lo spazio del baratto
in cui si danno via l'impotenza
di cambiare
e si scambia con il dito teso
che trema
di chi (pare) voglia solo giudicare.
E' lo spazio giusto giusto
di un muro
tra due anime
che forse (chi lo sa)
avevano qualcosa da dire
e un dolore da accompagnare
fuori dalla porta
o un sorriso da non dimenticare
quel giorno, tra la cucina ed il salotto
e non capire che poi (forse)
nessuno ce lo aveva detto
ma il bello era tutto lì
ma noi magari
abbiam guardato la TV.
E' lo spazio
scomodo
in cui non si capisce
in cui non si trionfa
ma nemmeno si fallisce.
Lo spazio del non so più chi sono io
che sento la mia voce ipocrita
che legge parole vuote
buttate lì
solo per impressionare
come quando ero davvero
il "mago della pioggia"
e bastava poco,
magari una canzone
per farti emozionare.
E a forza di sentirmelo dire
quasi quasi mi hai convinto
che sono solo un bluff
un mago spuntato
che non ha più trucchi per stupire
nè conigli da tirare
fuori dal cappello.
E' lo spazio del mi dispiace
che tu non abbia mai capito
che non c'era trucco
e non c'è mai stato
e signore e signori
lo spettacolo deve continuare
e continuerà
perché questa è la vita
è solo la realtà.
E' lo spazio del mi dispiace
ma da parte mia stavolta.
Per non aver trovato la tua pace
che era lì, lo so, ne sono certo,
ma non sono stato in grado
e rimarrà il rimpianto
perché alla fine ho imparato
che non è vero
che va tutto come deve andare
sono solo le canzoni
che ci fregano
e ci ingannano.
E' lo spazio rotto
che non so riparare
ti lascio libera se vuoi
di riempirlo con altre facce
con altre storie
con altre condizioni.
E' lo spazio stanco di un comico
e fragile
Don Chisciotte
che scappa
impaurito
e inseguito
da mille mulini a vento.