martedì 22 novembre 2011

Die hard - duri a morire



E' dura ragazzi. La vita intendo, è come un cubetto di porfido. Che poi non capisco nemmeno come mai, visto che in teoria il nostro scopo nel mondo sarebbe solo quello di mangiare dormire riprodursi e possibilmente sporcare il meno possibile.
E invece no, abbiamo deciso che non dobbiamo andare a caccia di antilopi e mammuth ma possiamo comodamente andare a fare la spesa al supermercato: è qui che sta il ricatto, la fregatura sta nel denaro.
Per vivere hai bisogno di soldi e per questo sei ricattabile e diventi a tua volta merce di scambio: in cambio dei soldi tu devi dare il tuo tempo, le tue energie. Ma poi perdiamo di vista il fine ossia il lavoro non dovrebbe essere altro che un mezzo di sostentamento che ti permette di vivere in modo dignitoso e sereno.
E invece ci portiamo dietro le frustrazioni e lo stress ed è più facile convincerci che abbiamo bisogno del superfluo, perchè dobbiamo colmare l'enorme vuoto della nostra anima e pensiamo di poterlo fare con "cose". E alimentiamo un circolo vizioso, in cui i soldi ci servono per mantenere il nostro piccolo circo, il temporaneo e pirotecnico show della nostra vita. Corriamo corriamo corriamo per riempire di gadget la nostra esistenza.
Così ad un certo punto diventa dura ed occorre fare ordine, altrimenti ci comportiamo come sfere d'acciaio che ruzzolano su un piano inclinato: acceleriamo sempre più finchè non troviamo un muro che ci ferma (facendoci male, perchè si sa che tra il muro e la sfera in genere vince il muro).
C'è una frase molto bella di Bambaren che dice "quando senti che la vita è dura ricorda chi sei, ricorda il tuo sogno": beh, penso che sia vero, i sogni sono la cosa più importante che abbiamo e pensate un pò...non si possono comprare!
I sogni ci danno carburante quando la spia della riserva è sul rosso fisso e sono in grado di darti quel colpo di reni che serve per uscire dalla buca, dal momento di difficoltà...
Quindi cari amici all'inizio di questa bel mercoledì rimbocchiamoci le maniche ed affrontiamo questa giornata come se fosse l'ultima: con il coltello tra i denti, sognatori, combattenti.
Duri a morire.

Il vostro caro amico Cesare.

P.S.: per chi sta seguendo il RAuDIO Book di "Perchè ho abbattuto la torre di Pisa" ecco la seconda puntata! Buon ascolto...

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