domenica 4 dicembre 2011

Undici di picche (o l'elogio del diverso)



Scusate per la prolungata lontananza...c'è stato molto da fare, il lavoro, gli impegni quotidiani, insomma un sacco di incombenze a cui al giorno d'oggi neanche un pupazzo scimmia può sottrarsi.
Per scusarmi intanto ecco la quattordicesima puntata di "Ricomincio da tre":

Ricomincio da tre - 14th puntata

Questa è una puntata particolare, c'è molto Tango, molto Sud America...c'è lentezza e nostalgia ed è dedicata a tutti quelli fra di voi che si sentono degli "undici di picche", delle carte spaiate e senza mazzo insomma.
E' per tutti noi che quando eravamo piccoli non ci piacevano i boy-scout e i chierichetti, che anche quando la maestra ci mandava in fila per due ci dava già un pò fastidio.
Per noi che ci piace il diverso in generale, ma quando due diversi si mettono insieme e fondano un gruppo...o un club...ci piace già un pò meno.
Per noi che facciamo fatica a riconoscerci nelle bandiere nelle maglie e nelle divise, ma che facciamo sempre il tifo per la squadra che perde.
Per noi che le regole non le mandiamo proprio giù, che i cartelli stradali chi li decide? Che i dogmi devono essere spiegati e cerchiamo sempre l'eccezione che invalida l'omologazione.
Per noi che non abbiamo il cardigan alla moda perchè siamo affezionati alle magliette dei concerti e per questo siamo sempre fuori dal giro.
Per noi che siamo ostinati e disordinati, a volte tignosi polemici e scontrosi...ma abbiamo sempre un retrogusto di sorriso acceso perchè preferiamo un sogno a un premio e ci cibiamo dei nostri pensieri sconclusionati e farneticanti.
Per noi vecchi testardi duri di testa e teneri di cuore, che ci tremano le mani perchè non ce la facciamo proprio a tenere dentro tutto quello che ci scoppia dentro. Noi piccole esplosioni atomiche di emozioni e di passione condannati ad essere limitati nel nostro piccolo corpo, implosi di anima e carne.
Per noi che la sufficenza e l'ignoranza ci fanno male, perchè la vita è una e non è neanche facile e bisogna studiare e bisogna capire. Perchè essere all'altezza non è facile ma la bassezza è comoda comoda.
Per noi che ci piace cadere e rialzarci, e cadere e cadere ancora. Che ormai c'abbiamo le ginocchia sbucciate a forza di cadere.
Per noi che gli occhi possono essere tristi o felici, ma spenti non ce li vedrete mai. A noi che non ci convincerete mai, non ci cambierete mai, non ci piegherete mai.
Per noi che critichiamo sempre tutto perchè siamo anche un pò arroganti e spocchiosi...perchè "bene come noi le cose non le fa nessuno".
Per noi che però spesso sbagliamo ed era meglio se le cose le lasciavamo fare a chi le sa fare meglio di noi.
Per noi che non ci lamentiamo mai che "fuori piove", anzi non ci lamentiamo proprio mai...che però avremmo bisogno anche noi ogni tanto di una carezza perchè noi, come voi, come gli altri...come tutti...siamo fragili.
E abbiamo paura del buio, e abbiamo paura di essere soli anche se la solitudine ci piace e ci affascina.
Noi siamo diversi, ma siamo come voi.

Buon ascolto dal vostro caro amico Cesare!

2 commenti:

  1. Cara Piccola Scimmietta ... volevo dirti che sei sempre così "pulita" e "garbata" e forse è proprio per questo che arrivi sempre dritta al cuore con i tuoi splendidi pensieri!!!
    Buon Lavoro Cesare .
    baci baci
    felisa

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  2. Le tue parole toccano l'animo di tutti coloro che come te si sentono nati undici di picche ... soli, a volte fuori dal coro, ma mai vuoti, sempre assetati di fuoco e con mille sogni
    Grazie delle riflessioni e della musica che ogni settimana mettono le ali al cuore e ci donano un tuo sorriso ,caro Cesare !!! L.

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